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HomeMondoSituazione in Spagna: già 834 mila licenziamenti e blocco totale prolungato

Situazione in Spagna: già 834 mila licenziamenti e blocco totale prolungato

Il presidente del governo Pedro Sánchez vorrebbe prolungare lo stato di allarme fino al 26 aprile a causa della grave situazione in Spagna causata dal coronavirus.

Nessuna possibilità di terminare in anticipo il periodo di quarantena, infatti la data precedente era stata fissata all’11 aprile.

L’Esecutivo avrebbe preso questa decisione in vista dell’aumento del numero di morti per cause virali: giovedì 2 aprile i decessi sono stati 950.

Le previsioni sono negative, in quanto non si può escludere che nei prossimi giorni il numero delle vittime raggiunga le 1.000 unità nello stesso giorno.

In Spagna situazione economica negativa e molti decessi, nonostante i dati diano speranza

Marzo e aprile 2020 saranno ricordati come i più tragici per i lavoratori spagnoli, con circa 834.000 licenziamenti da sommare a tutti coloro che sono entrati in cassa integrazione.

Infatti, dopo il blocco parziale delle attività lavorative di metà marzo, lunedì 30 si è stabilito quello totale: solo i settori ritenuti essenziali potranno restare operativi durante lo stato di allarme.

Intanto, il Ministro della Salute Salvador Illa ha affermato che la Spagna è riuscita a raggiungere il famoso picco della curva di infezione.

Secondo il Governo starebbe quindi iniziando la “fase di rallentamento” della pandemia nel territorio iberico.

Durante la sua apparizione davanti alla commissione per la salute, Illa ha evidenziato alcuni dati dell’ultima settimana che giustificano il picco.

Le infezioni sono aumentate dell’8%, rispetto al 18% della settimana precedente: un dato significativo che dà speranza.

Accolta con favore la riduzione dei ricoveri in terapia intensiva, che questo giovedì è scesa al 4%, dal 16% di sette giorni fa.

In calo anche il numero di morti, 10,5%, rispetto al 19% della scorsa settimana. Tutti i dati quindi confermano un miglioramento.

Nonostante queste speranze, la gente continua a perdere la vita. “Non ci sono buone notizie con così tanti morti, ma la curva si è stabilizzata“, commenta Illa.

Infine sono arrivate in giornata le ultime disposizioni sui comportamenti che i cittadini dovranno mantenere da adesso in avanti.

Fernando Simón, responsabile del Centro di coordinamento per l’emergenza e l’allarme sanitario, ha anticipato che le persone dovranno mettere obbligatoriamente la mascherina per uscire di casa. Foto: Corriere.it