Ha scosso il figlio neonato fino a ucciderlo perché piangeva. E per questo un papà gallese è stato condannato a nove anni di carcere.
Il drammatico fatto risale al dicembre 2016, quando Matthew Jones (questo il nome del papà assassino) ha provocato al suo bambino, di appena tre mesi, fratture alle costole e lesioni cerebrali scuotendolo perché non smetteva di piangere.
Ne riferisce Fanpage (citando The Sun) che a proposito della terribile vicenda precisa che Jones, ventiseienne di Ebbw Vale (Galles) “ha perso la testa” dopo aver trascorso appena un’ora in casa da solo con il bambino.
Inizialmente l’uomo aveva dichiarato di aver fatto cadere accidentalmente il figlio. “Lo stavo tenendo in braccio quando mi è sfuggito, è rimbalzato sul letto e ha battuto la testa sul pavimento”, aveva detto ai paramedici dell’ambulanza da lui stesso chiamata quando si era accorto della gravità della situazione.
Le indagini e la successiva autopsia sul corpo del piccolo (che ha rivelato anche lesioni pregresse) hanno però successivamente dimostrato una ben diversa e tristissima verità.
Il processo e la condanna: nove anni per aver ucciso il figlio neonato
Il processo al papà assassino, durato circa tre anni, si è svolto presso il tribunale di Newport. Gli avvocati di Jones “hanno cercato in tutti i modi di ottenere delle attenuanti, sostenendo il pentimento dell’imputato e la mancanza di premeditazione” spiega Fanpage.
Queste le dichiarazioni dei legali: “In quel momento era molto stressato. Nei sei giorni precedenti l’omicidio aveva lavorato in fabbrica per ben 65 ore ed era frustrato dal non riuscire a far avere una vita economicamente dignitosa al piccolo“.
Inoltre “si è mostrato pentito e ha ammesso di aver fallito come padre e come essere umano“.
La decisione dei giudici è arrivata in questi giorni. Jones è stato condannato a nove anni di carcere per omicidio colposo.