Spin time labs è il capodanno aperto, giovane, fro*io, libero e ribelle. Ci sarebbe soltanto un piccolo particolare: è tra gli eventi più a rischio dal punto di vista della sicurezza.
Mancano poche ore alla fine di questo 2019 e, come ogni fine anno, ci sono tantissimi eventi ai quali partecipare. Basta fare un giro sul web e troverete di tutto: concerti in piazza, cenoni, discoteche e tanto ancora.
Nelle grandi metropoli poi, c’è una grande varietà di eventi, anche a rischio, come quello organizzato dallo Spim time labs, il grattacielo romano diventato celebra per l’intervento dell’Elemosiniere del Papa che riattaccò la luce nello stabile occupato, ignorando i sigilli per un debito di oltre trecentomila euro.
“Non sappiamo che piano hai per Capodanno, ma qui nel palazzo di piani ce ne sono 7, nel centro di Roma. 18.000 mq, un sogno comune e 60 musicisti, artisti e cuochi da 13 paesi diversi. A Roma c’è un capodanno aperto, giovane, fro*io, libero e ribelle! Grande ed economico… per tutti!”.
Ecco cosa si legge nella pagina Facebook dell’evento. Nello stesso stabile è avvenuta anche la prima riunione programmatica delle sardine.
Ora, a parte il giudizio di ognuno rispetto alla vicenda dell’Elemosiniere del Papa o delle sardine che scelgono un luogo occupato per parlare di futuro, è chiaro che organizzare un capodanno in una struttura del genere ha dei rischi elevatissimi.
Come infatti riporta un articolo del Messaggero, si tratta di “uno dei Capodanni più a rischio, dal punto di vista della sicurezza, che si siano mai tenuti a Roma”.
Nel palazzo di via Santa Croce di Gerusalemme ci sarà un capodanno senza alcun permesso, nessuna licenza per spettacoli danzanti o versamenti alla Siae e, soprattutto, senza alcuna vigilanza.
Spin time labs: 450 persone di cui molti minorenni
Possibile che nonostante l’evento sia molto sponsorizzato, nessuno decida di intervenire? Legittimo divertirsi, ci mancherebbe, ma perché farlo in uno stabile occupato da circa 450 persone e per giunta con dei minori?
Come giustamente fa notare il Messaggero, trattandosi di un evento molto pubblicizzato e a prezzi bassi, che si svolgerà non soltanto nel seminterrato, dove si trova la discoteca, ma tutto lo stabile, potrebbe attrarre anche migliaia di persone.
Sì, avete letto bene, l’ingresso si paga e, trattandosi di una festa, certamente ci saranno cibo e bevande alcoliche. Peccato che, anche in questo caso, non ci siano licenze che ne permettano la vendita.
La domanda da porsi è molto semplice: se dovesse succedere qualcosa, di chi sarà la responsabilità? Del sindaco o dell’Elemosioniere? – Foto: YouTube