Il dottor Stefano Manera è un medico anestesista rianimatore che ha prestato servizio al Papa Giovanni XXIII di Bergamo durante l’emergenza Covid.
È stato uno dei relatori della manifestazione “Salviamo la Costituzione” che si è tenuta in piazza Santa Croce a Firenze.
Il dottor Manera è stato il primo a parlare sul palco fiorentino e ha iniziato il suo intervento ricordando i tanti morti di questa emergenza.
Il medico, che è stato in prima linea, ha specificato però che migliaia di persone sono morte anche perché non hanno ricevuto le cure necessarie.
Stefano Manera: «Perché continuare con questo terrore?»
Il medico anestesista ha spiegato che, nonostante abbiano curato molti pazienti, è importante farsi sempre domande e non cadere nel dogmatismo.
«In questi mesi – ha detto Stefano Manera – ho parlato con tanti amici medici, avvocati, magistrati, insegnanti e tutti concordano su un fatto. In seguito a questa drammatica emergenza, che ha messo in ginocchio l’Italia intera, la nostra libertà e i nostri diritti costituzionali sono stati attaccati».
Questa limitazione ai nostri diritti è collegata anche a terapie o cure non prese in considerazione nel corso di questi mesi. Il dottore porta come esempio il desametasone.
Infatti il medico ha fatto parte del gruppo capitanato dal professor Sestili, farmacologo e docente universitario che, ben due mesi fa, ha chiesto al ministro Speranza di prendere in considerazione l’uso del cortisone in ambito ospedaliero, in particolare proprio il desametasone.
«Il nostro appello è stato completamente ignorato, non abbiamo ricevuto nessuna risposta dal ministro. Due mesi dopo però il merito della scoperta va ai colleghi inglesi, come se noi medici italiani non avessimo fatto niente», ha affermato il dottor Stefano Manera con un po’ di rammarico.
Pochi giorni prima della manifestazione infatti su molti giornali si potevano leggere titoli che inneggiavano a questo farmaco economico come a un salvavita. Anche se l’OMS ha ridimensionato subito i toni riconoscendo i vantaggi del farmaco solo sui casi gravi.
«Noi oggi abbiamo le cure per questa malattia, possiamo curarla a domicilio. Allora la domanda che faccio a me stesso in primis ma che rivolgo anche a voi è: perché continuare con questa politica del terrore?»
Difesa dei diritti costituzionali
Il dottor Manera è un medico che non fa parte di nessun gruppo particolare ma, insieme ad altri colleghi, ha avuto il coraggio di parlare e denunciare le gravi anomalie in atto.
Per questo motivo ha ricevuto non pochi attacchi e si è reso conto velocemente che quello che raccontava il mainstream era falsato.
«Io ringrazio le persone e i colleghi che, come me, hanno sentito il bisogno di far emergere la verità. Il dovere è di evidenziare le contraddizioni e le negligenze che hanno condotto a diversi tentativi di controllo e di limitazioni di diverse libertà costituzionali», ha affermato il dottor Manera.
Proprio parlando di diritti e limitazioni di libertà, ha introdotto la nascita del ComiCost (Il Comitato per le Libertà Costituzionali), del quale è uno dei fondatori.
Ha poi concluso il suo intervento portando alla piazza i saluti del professor Bellavite col quale da tempo lotta per lo studio di medicine complementari, la libertà di scelta terapeutica e una ricerca medica che sia assolutamente priva di conflitti di interesse. Foto Speranza YouTube
https://www.facebook.com/1208834480/videos/10223484867489030/