HomeNotizieStudenti festeggiano la fine della scuola lanciando un gatto dalla finestra

Studenti festeggiano la fine della scuola lanciando un gatto dalla finestra

 

Per molti studenti da qualche giorno è terminata la scuola ma c’è chi, per la troppa enfasi, ha festeggiato lanciando un gatto dalla finestra.

Uno dei momenti più attesi con trepidazione dagli studenti è quando suona l’ultima campanella a decretare l’inizio dell’estate.

I festeggiamenti, vista l’età, possono essere molto esuberanti, ma in certi casi viene oltrepassato un limite che fa sfociare il tutto in atti di vandalismo.

È quello che è successo mercoledì scorso a Viareggio, in provincia di Lucca, dove uno o più studenti dell’Istituto Superiore d’Istruzione Carlo Piaggia hanno pensato di gettare da una finestra del secondo piano dell’edificio scolastico Alice, la gatta che da anni abita lì ed è considerata da tutti la mascotte della scuola.

Cosa abbia spinto questi studenti a un gesto così insensato non è chiaro. Per fortuna la vittima è rimasta illesa e se l’è cavata con un gran spavento.

Sulla questione è intervenuta immediatamente la dirigente scolastica, la prof.ssa Maria Rosa Mencacci, la quale, oltre ad aver denunciato l’atto, ha convocato i rappresentanti d’istituto.

Il collegio docenti, tutti i collaboratori, la segreteria, gli studenti e le famiglie descrivono l’accaduto come incivile e violento, tanto da suscitare l’indignazione pubblica.

Qualcuno ha addirittura proposto di punire i responsabili con un’estate di volontariato al gattile Asav, ma altri hanno risposto che, invece, questa punizione sarebbe un privilegio, meglio pene corporali.

Studenti e fine della scuola: c’è chi c’ha rimesso la pelle…

L’episodio accaduto a Viareggio è uno dei tanti atti vandalici con cui gli studenti, troppo spesso, festeggiano il termine delle lezioni.

A Mantova, ad esempio, c’è chi ha pensato di buttar giù dalla finestra della propria aula un banco, il tutto ripreso dai cellulari.

Quest’anno la vicenda più grave è avvenuta sulle rive del Lago di Como, dove uno studente di 15 anni è morto annegato dopo un tuffo coi compagni di classe.

La fine della scuola è sicuramente un momento memorabile ma c’è un confine per tutto. Un conto è festeggiare, un altro è danneggiare o, peggio ancora, uccidere o morire.