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HomePoliticaTaglio parlamentari, qualcuno ci ripensa: raccolte 49 firme, zero della Lega

Taglio parlamentari, qualcuno ci ripensa: raccolte 49 firme, zero della Lega

Il taglio dei parlamentari è legge… o ci stanno ripensando? Al Senato già quarantanove firme per chiedere il referendum.

L’otto ottobre su tutti i quotidiani nazionali si parlava di quella che il Movimento cinque stelle definiva “una giornata storica” dovuta all’approvazione del taglio dei parlamentari.

Il giorno prima, alla Camera, c’era stato un vero e proprio plebiscito di voti favorevoli alla riforma costituzionale, per ridurre i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200.

Tranne i componenti del gruppo misto e qualche esponente di Forza Italia, quasi tutti i deputati, da destra a sinistra, avevano scelto di votare per il taglio dei parlamentari: 553 a favore, 14 contrari e due astenuti.

Taglio parlamentari, qualcuno ci ripensa

Il Movimento cinque stelle, che voleva fortemente questo disegno di legge, scelse di festeggiare l’evento fuori Montecitorio con striscioni e qualche cartellone.

Alla festa si aggiunse poco dopo anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “È un passaggio storico che, insieme ad altri progetti di riforma, prelude a una maggiore efficienza del nostro sistema parlamentare”.

Insomma: tutto perfetto, come nelle favole. Peccato però che in Senato sono già state raccolte quarantanove firme per passare la palla ai cittadini e, considerando che ne occorrono 64 entro dicembre, non sarà tanto difficile raggiungere il quorum.

Tra i firmatari ci sono ben tre deputati pentastellati tra cui Mario Michele Giarrusso. Ecco alcune sue dichiarazioni riportate sul Fatto Quotidiano: “Ho votato per il taglio, ma sono favorevole al fatto che i cittadini possano pronunciarsi. Semplicemente se confermasse la scelta fatta dal Movimento, ci vedrebbe fortissimi”.

I dati sono stati resi noti dal senatore del Partito Democratico Tommaso Nannicini che ha dichiarato all’ANSA: “Gli aderenti appartengono un po’ a tutti i gruppi, tranne alla Lega”.

Ha poi aggiunto: “Ci sono anche tre colleghi del M5s di cui non riferisco i nomi per rispettare la riservatezza, ma il loro atto mi ha stupito”.