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Taiwan: nessun lockdown ma controllo totale tecnologico

Il mondo lo considera un esempio di eccellente democrazia ma con la scusa del virus Taiwan ha imposto il controllo totale sui cittadini.

Stati Uniti, Spagna, Italia, Francia, Germania, Regno Unito: secondo i numeri dichiarati dall’OMS, nonostante il lockdown, questi Paesi hanno avuto più casi di coronavirus della Cina.

A 140 chilometri dalla costa cinese esiste un’isola che ha deciso di applicare un modello di ingegneria sociale che in pratica nasconde una strategia di politica totalitaria.

Taiwan ha stabilito di non applicare alcun blocco nella vita sociale ma una schedatura a scapito della singola libertà dei cittadini.

Cittadini schedati in un database: lo strano modello “democratico” di Taiwan

La Cina considera Taiwan parte del proprio territorio ed è per questo che l’ha esclusa da qualsiasi istituzione internazionale.

Taiwan non è membro delle Nazioni Unite e di conseguenza non ha avuto modo di ricevere informazioni dall’OMS.

Anzi, la stessa ha accusato l’OMS di averla boicottata in merito alla possibilità di fornire notizie utili sulla malattia.

Il governo ha così fondato il National Health Command Center per intervenire nei casi eccezionali, attuando un piano di controllo totale che minaccia le singole libertà dei cittadini.

Questo modello lavora sulla combinazione dei dati presenti nei database della dogana con l’archivio nazionale del sistema sanitario.

I singoli casi identificati in tempo reale prevedono la comparazione dei sintomi clinici con i dati dei viaggi del paziente e dei rispettivi familiari.

Il sistema permette poi di identificare i casi a rischio e al contempo di sviluppare una banca dati specifica.

In sostanza si tratta di un perfetto piano studiato a tavolino per schedare ed etichettare tutte le attività effettuate da ogni cittadino.

Le strette azioni di prevenzione messe in atto hanno lavorato sin dai primi giorni in cui si era sparsa la notizia del virus e un serrato monitoraggio ha controllato tutti i passeggeri dei voli provenienti dai focolai cinesi.

Taiwan non ha quindi mai diramato un lockdown ma ha deciso di adottare una strategia estremamente mirata per avere il controllo completo sui propri abitanti.

Ecco che dietro a un Paese considerato nel mondo modello virtuoso di democrazia in realtà si potrebbe celare una dittatura tecnologica.

Con la scusa del coronavirus Taiwan utilizza le sue attitudini tecnologiche per mettere un codice sulla testa di ogni suo abitante. Foto: YouTube