HomeLe opinioni di Oltre TvUn "terrone" a De Magistris: «Rispetti tutti, anche chi vota Lega»

Un “terrone” a De Magistris: «Rispetti tutti, anche chi vota Lega»

Egregio sindaco De Magistris, chi Le scrive non vota Lega e, da buon terrone, non dimentica. Ma essere bravi terroni vuol dire anche avere rispetto e, se oltre a essere terrone, sei anche cristiano, impari anche a perdonare.

Non so se lei è cristiano ma è certamente terrone, proprio come me. Magari Lei non riesce a perdonare ma, almeno, che rispettasse i suoi cittadini, tutti, anche quelli che scelgono di votare Matteo Salvini.

Ecco cosa ho appena letto sulla sua pagina Facebook: “La presenza di Salvini a Napoli ha portato alla chiusura di strade, militarizzazione dei luoghi in cui è transitato, l’impiego di centinaia di donne e uomini delle forze dell’ordine e addirittura la chiusura della funicolare centrale per diverse ore. Insomma, Salvini è proprio un danno per il nostro territorio. Napoli non si Lega, Salvini statt’ a casa!”.

Caro De Magistris, se occorre militarizzare Napoli quando arriva un leader politico, non può prendersela con il leader di un partito, che viene giustamente a parlare al suo elettorato, ma piuttosto con chi cerca lo scontro, perché sono loro il motivo della presenza dei militari.

“Caro De Magistris, Lei è il sindaco di tutti”.

Se l’ex ministro degli Interni decide di venire a Napoli, e Lei deve schierare l’artiglieria pesante, il problema non è Salvini ma quelle centinaia di ragazzi che vorrebbero impedire ad altri concittadini di poter ascoltare un leader politico.

Mi perdoni, trovo imbarazzante dover spiegare l’ABC della democrazia a un magistrato… ma tant’è. Tra l’altro mi stupisce che proprio Lei, che ha sempre parlato di accoglienza, usi il nostro bellissimo dialetto per dire cosa? “Statt’ a casa”?.

Mi permetta un consiglio: si occupi dei tanti problemi di Napoli altrimenti corre il rischio di ritrovarsi Salvini molto più spesso di quanto possa immaginare. Pensi che beffa: sarà costretto a raddoppiare gli agenti delle forze dell’ordine.

Il nostro dialetto facciamolo conoscere per la nostra simpatia ed educazione, per il nostro rispetto verso il prossimo e la nostra capacità di ascolto. E si ricordi, Lei è il sindaco di tutti, non della gente che le sta più simpatica. Foto: YouTube