Al termine della partita di serie A tra Bologna e Milan un tifoso è stato aggredito con un’arma da taglio nel settore riservato agli ospiti provenienti da Milano.
Come accade di solito al termine delle gare giocate in trasferta, i giocatori si sono avvicinati al settore ospiti per ringraziare i loro supporter.
È consueto durante i saluti e i ringraziamenti che i giocatori lancino magliette, pantaloncini e altri indumenti per donarli a chi sta in curva.
Per un paio di pantaloncini è scoppiata una rissa e un tifoso è stato aggredito con un coltello da un altro della stessa squadra.
Tifoso ferito a Bologna: la testimonianza dell’ultras
Per approfondire la vicenda abbiamo contattato A.G. che era presente al Dall’Ara per seguire la sua squadra del cuore.
A.G. ci racconta che appena terminato il lancio degli indumenti sono rimasti circa dieci minuti all’interno del settore ospiti procedendo con calma verso l’uscita. Poco dopo un tifoso è stato ferito.
«Non essendo uno dei primi a essere uscito ho potuto assistere alla scena dalle scale dello stadio mentre stavo scendendo. Ho visto un gruppo di ragazzi che urlavano e si spingevano ma non ho dato importanza, pensavo fossero giusto un po’ brilli per l’alcool ed euforici per la vittoria», racconta.
«Dopo poco però intravedo una scazzotata e capisco che è qualcosa di serio. Nella frazione di un secondo un uomo cade a terra dolorante mentre un altro fugge a gambe levate dai cancelli dello stadio. – continua A.G. – Il ragazzo a terra è il tifoso aggredito che viene subito soccorso mentre la polizia interviene per catturare l’aggressore.»
«Il malcapitato giaceva a terra, pensavo fosse stato un pugno ben assestato ma poco dopo ho capito che il tifoso era stato accoltellato. Ho chiesto a chi era più vicino e mi hanno confermato l’accaduto».
A.G dopo aver assistito all’aggressione di un tifoso della sua squadra fa una riflessione sulla sicurezza negli stadi italiani.
«I controlli allo stadio scarseggiano e sono vergognosi, non lasciano entrare le persone con un succo di frutta ma la gente entra con i coltelli. Sono rimasto molto colpito dalla faccenda perché non assistevo a una cosa simile dall’uccisione di Spagnolo a Genova. Nel 2019 sono intollerabili questi episodi». − Foto YouTube