Il padre di Tiziana Ciavardini è deceduto in ospedale in totale solitudine nonostante non fosse un caso Covid. La figlia è una giornalista e ha denunciato lo scandalo.
«Non sono addolorata, sono solo molto ma molto arrabbiata», sono le parole con cui l’antropologa e giornalista de Il Fatto Quotidiano ha concluso un post col suo ultimo saluto al padre.
Tiziana Ciavardini ha vissuto insieme alla sua famiglia un terribile calvario durante il ricovero del padre in ospedale.
Ha raccontato la sua testimonianza a Radio Radio in diretta telefonica con Stefano Molinari e Luigia Luciani.
La giornalista ha deciso di rendere nota la sua storia per impedire che quello che è capitato alla sua famiglia possa succedere ad altri.
Il padre, dal 20 agosto, era ricoverato nel reparto di cardiologia del Policlinico Casilino per patologie non legate alla Covid.
Per delle problematiche insorte i familiari dovevano andare a imboccarlo a pranzo e a cena. Nell’ultimo periodo sembrava stare meglio, tanto che pensavano di riportarlo a casa.
Dal 14 di settembre tutto è cambiato. L’ospedale, che oltretutto era stato scelto in quanto Covid free, ha impedito l’ingresso nel reparto di cardiologia senza dare motivazioni valide.
Il padre di Tiziana Ciavardini: sequestrato in ospedale
«Non sono stata capace di attivarmi per rivendicare il diritto di vedere mio padre. Forse anche per evitare delle ritorsioni nei suoi confronti».
Dopo l’insistenza della Ciavardini nel chiedere perché non potesse entrare, hanno risposto che c’erano casi Covid nel reparto.
La giornalista non riusciva più a contattare il padre al telefono come faceva prima e un infermiere si è offerto per fare una video chiamata. Vedendolo in video, ha notato subito il peggioramento.
Il mattino seguente si è recata in ospedale ed è riuscita ad arrivare alla porta del reparto di cardiologia.
Si è trovata davanti tre infermieri che non l’hanno lasciata entrare perché c’erano stati otto contagi nel personale. Hanno avuto il coraggio di dirle: «Lei se la deve prendere con quelli che sono andati in vacanza durante l’estate».
Tiziana Ciavardini ha richiamato il padre al telefono ma era molto affaticato perché le sue condizioni erano peggiorate.
Allora si è recato il fratello della giornalista al Policlinico che è riuscito a entrare per pochi minuti. Gli hanno detto di ritornare la sera per dargli la cena ma nel frattempo il padre è entrato in coma.
Nella notte è stato trasferito in terapia intensiva e neanche lì hanno fatto entrare i familiari perché non era orario di visita. Purtroppo il signor Ciavardini è morto il mattino seguente senza poter dare un ultimo saluto ai suoi affetti.
«Per il resto dei miei giorni mi pentirò di non aver sfondato quella porta ieri mattina al Policlinico quando era ancora lucido, quando avrei potuto ancora salutarlo», ha scritto sui social Tiziana Ciavardini.
E ha continuato: «È morto di fame perché nessuno lo ha aiutato a mangiare, di sete e di solitudine in una fredda stanza di un ospedale quando avrebbe potuto stare serenamente assieme ai suoi cari».
La smentita del Policlinico e la risposta di Ciavardini
La giornalista vuole sapere di cosa è morto: «Di sicuro non di Covid. Adesso andrò avanti con una battaglia legale. Voglio far sì che quello che è capitato a me non capiti a nessun altro. Magari stiamo salvando quelli col Covid e poi facciamo morire altre persone».
Il Policlinico Casalini, interpellato dalla giornalista del Corriere della Sera Virginia Piccolillo, avrebbe dichiarato che il reparto di cardiologia non sarebbe mai stato chiuso.
Tiziana Ciavardini ha risposto sui social con un video che dimostra il contrario. «Quindi io sarei un matta che si inventa le cose. Peccato che il giornalismo, tra le altre cose mi ha insegnato anche a riprendere in segreto in situazioni poco chiare come questa».
Ringrazio ancora tutti per la vicinanza a me e alla mia famiglia in questa assurda e triste vicenda dal quale sembra…
Posted by Tiziana Ciavardini on Wednesday, September 30, 2020
Si sente chiaramente che la portantina conferma che il piano del reparto di cardiologia è bloccato e non si può entrare.
«Di fatto hanno sequestrato mio padre senza alcuna motivazione. Sono davvero senza parole». Foto: YouTube