In questi giorni si discute molto sul reintegro dei medici sospesi. I media ci stanno mostrando commenti di medici vaccinati che non hanno preso bene la decisione del governo.
Alcuni parlano di sconfitta, altri di ingiustizia e c’è chi rassegna le dimissioni, come il caso del chirurgo Vincenzo Carrozza.
Il clima non è certamente dei migliori ma siamo davvero sicuri che sia come ce lo stanno raccontando i media mainstream?
Non secondo il farmacista ospedaliero Fabio La Falce. “Ho sentito molti giornalisti e politici alzare i toni anche in questa occasione” ha detto. “Tornare ad alzare i muri tra novax e provax. In realtà vi voglio raccontare quello che per me è stato questo rientro”.
Il reintegro di un farmacista ospedaliero
La Falce ha descritto il suo rientro come una piacevole sorpresa. “Quando a maggio sono andato via l’ho fatto con un po’ di amarezza perché c’erano persone che da settimane non mi salutavano. Percepivo la volontà di queste persone di non voler incrociare il mio sguardo”.
Oggi l’ambiente è completamente diverso. “Ho trovato persone che mi salutano, che mi abbracciano. E ho trovato molte persone che hanno sentito il bisogno di chiedermi scusa ma non ho capito ancora per quale motivo”.
Il farmacista ha detto che molti dei suoi colleghi gli hanno raccontato di essere stati costretti a farsi il vaccino quasi come se volessero una sua approvazione.
“Io non ce l’ho con nessuno, nel senso che la mia è stata una scelta ovviamente personale senza mai giudicare quella degli altri. Molte persone mi hanno detto di essere state costrette a fare la terza dose perché hanno un mutuo da pagare, sottolineando che non avrebbero comunque fatto la quarta”.
Insomma la realtà raccontata da questa persona è molto diversa da quella che ci viene descritta in televisione.
“Una realtà molto bella, di gente che ha lasciato la paura da una parte e ha riflettuto su quanto successo. Gente che si è fatta tre dosi e si è ammalata tre volte, gente che purtroppo è stata male e sta male”.