La notizia ha cominciato a rimbalzare su siti e radio sportive da circa due settimane: Totti lascerà la Roma.
Il grande capitano giallorosso, che ha segnato un’epoca, ha deciso di lasciare definitivamente la sua amata squadra.
Francesco Totti, come di consueto, non ha utilizzato giri di parole ma è andato diretto al punto in una conferenza stampa che ha tenuto attaccati allo schermo tutti i tifosi.
Pallotta, Baldini, Monchi e tanti altri nel mirino dell’ex capitano giallorosso che ha dato un’immagine della AS Roma che in pochi si aspettavano.
Totti racconta la Roma moderna
Le prime dolorose parole sono state: “Alle 12.41 del 17 giugno del 2019 ho mandato una mail al CEO della Roma in cui ho scritto poche parole per me inimmaginabili: mi sono dimesso dall’AS Roma.”
Totti poi racconta la decisione difficile: “I presidenti passano, gli allenatori passano, le bandiere non passano. Non è colpa mia se prendo questa decisione.”
Sul suo operato da dirigente: “Non penso sia stata colpa mia, perché non ho avuto mai la possibilità di esprimermi. Non sono stato mai coinvolto in un progetto tecnico. Il primo anno ci può stare, il secondo no. Non ci siamo mai aiutati l’uno con l’altro.”
Francesco lascia sempre una porta aperta per la sua Roma: “Io da fuori tiferò sempre per la Roma. Il mio non è un addio, ma un arrivederci. Mi sembra strano pensare a me fuori dalla Roma.”
Su Baldini: “Troppi galli a cantare non servono. Ognuno doveva fare il suo. L’ultima parola spettava sempre a chi stava a Londra. Per me era solo tempo perso“.
La bomba su Conte: “L’unico allenatore che ho chiamato è Antonio Conte. Non ho chiamato Mihajlovic, Gattuso, De Zerbi, Gasperini. Non voglio passare io per stupido, non è vero che ho chiamato tutti tranne Fonseca“.
Ancora su Conte: “Antonio ci aveva dato l’ok. Ma poi ci sono stati dei problemi e ora lavora nell’Inter. Pallotta lo ha saputo ed era contento.”
Il capitano si toglie i sassolini dalle scarpe
Totti, i romani e Roma: “Io subito ho detto ai dirigenti che se questo doveva essere l’ultimo anno di De Rossi dovevano comunicarglielo subito […] Qui dev’esserci una sola persona che comanda. Ancora non ho capito se questa cosa è voluta oppure no. Loro vogliono togliere i romani dalla Roma.”
Per Totti la Roma non combatterà per nessun trofeo: “Tornerò allo stadio a vedere la Roma, può essere pure che vado in Curva Sud. Mi metto la parrucca. Ce ne andiamo con Daniele (De Rossi) e ce ne andiamo in curva. Sognavo di vedere la Roma in lotta per vincere qualche trofeo, com’è stato qualche anno fa, dove arrivavi anche secondo, ma ci speravi fino all’ultimo. La società ha problemi economici e siamo costretti a vendere. Se io fossi presidente della Roma e ho due bandiere come me e De Rossi gli darei in mano tutto.”
Pallotta e Baldini: “Ci sono delle persone a Trigoria che fanno il male della Roma. Il problema è che Pallotta tante cose non le sa. […] Pallotta e Baldini in due anni non mi hanno mandato mai nemmeno un messaggio“.
Su Monchi: “Dopo la semifinale di Champions tutti pensano che poi devi arrivare in finale. Ma poi vendi una serie di calciatori importanti.”
Francesco Totti lascia la Roma, finisce una storia d’amore importante, forse una di quelle storie d’amore che oggi solo il calcio può raccontare e che probabilmente in futuro non le racconterà più.
Totti, Maldini, De Piero, Zanetti hanno finito la loro carriera e probabilmente il calcio moderno non potrà più regalarci dei personaggi come loro. Francesco lascia così:
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