Tragedia nel mondo del basket. Alessio Allegri, 37 anni, è morto dopo un malore in campo durante una partita.
Alessio era uno dei tanti sportivi che, nonostante l’avanzare dell’età, non ha mai smesso di amare lo sport che ha praticato fin da piccolo.
Ha sempre nutrito un amore sconfinato per quella palla a spicchi arancione che lo aveva accompagnato fin da ragazzino. E per quella società che lo ha cresciuto. Che lui aveva ripagato senza mai abbandonarla.
Tutti lo avrebbero voluto nella loro squadra, anche in categorie superiori. E per un po’ lo hanno cercato. A un certo punto hanno smesso.
Tutto inutile. Non avrebbe mai lasciato la sua squadra, l’OSL Basket Garbagnate, militante nelle serie minori del basket lombardo. Alessio era davvero forte. Ma nonostante questo non ha mai ceduto alle sirene e alle laute offerte economiche delle altre squadre.
La tragedia in campo
Era conosciutissimo nelle “minors” lombarde. Era soprannominato “Koeman”, come il roccioso difensore del Barcellona anni ’90. Tra gli avversari era temutissimo: era il terrore delle difese di mezza regione perché Alessio segnava tanto.
Ha sempre segnato in tutte le categorie in cui ha militato, dalla D alla C Gold. Ci sarebbe da scommettere che anche nelle serie maggiori avrebbe fatto la sua figura.
Ma non era soltanto un solista fantastico, era anche uno straordinario uomo squadra, una bandiera per la sua società. Per la quale “allevava” piccoli campioni, insegnando basket ai più piccoli.
Purtroppo la tragedia si è materializzata nel pomeriggio di domenica, mentre nel palazzetto sportivo di Rho era in corso la sfida di Serie C Silver tra Osl Garbagnate e La Torre, squadra della provincia bergamasca.
Il match era in corso di svolgimento e le squadre si trovavano in parità quando Alessio Allegri, in quel momento in campo, si è reso conto di essere in difficoltà. Dopo aver cercato di richiamare l’attenzione, ha alzato un braccio. Si è poi accasciato sul campo di gara.
La macchina dei soccorsi è stata attivata immediatamente e la partita è stata sospesa. I medici in campo lo hanno soccorso subito, iniziando le manovre di rianimazione. Alessio è stato trasferito prontamente all’ospedale a Milano, ma non è bastato. Il giorno dopo è arrivata la notizia del decesso.