Controlli mai quante volte al giorno vai a fare la pipì? Ecco cosa dovresti verificare, cosa non devi fare e quando è il momento di preoccuparsi.
Difficilmente ci sono giornate identiche e anche la frequenza con cui andiamo a fare la pipì varia ed è influenzata sia dalle nostre abitudini, sia da alcuni fattori fisici.
Ci sono giorni in cui capita di andare in bagno molto spesso, altri che addirittura quasi dimentichiamo di farla. Ma qual è la giusta frequenza?
Vediamo tutti i fattori che possono provocare dei cambiamenti alla nostra pipì, cosa non dobbiamo fare e quando dobbiamo preoccuparci.
Pipì: cosa controllare e quando preoccuparsi
Idratazione. Solitamente la frequenza con cui facciamo pipì in una giornata è 6-7 volte ma ci sono giorni che non raggiungiamo questi numeri, altri invece che li superiamo abbondantemente. La prima domanda che dobbiamo farci in questi casi è se stiamo bevendo a sufficienza. Infatti dobbiamo bere 1,5 litri circa di acqua al giorno (8 bicchieri) per mantenere la giusta frequenza di visite in bagno.
Caffè e sigarette. Sia la caffeina che il fumo provocano irritazioni alla vescica che si manifesta con una minzione frequente.
Dimensioni vescica. Se vi rendete conto che andate in bagno più volte del solito anche se vi idratate nel giusto modo, non è detto che sia un problema. Può darsi invece che abbiate una vescica più piccola che vi costringe a correre in bagno più spesso.
Colore. Normalmente il colore dell’urina dovrebbe essere paglia o giallo trasparente. Variazioni di colore possono essere determinate dallo stato di salute ma anche dalla dieta. Un colore giallo scuro indica che state bevendo poco, mentre altre colorazioni possono essere influenzate da alcuni alimenti (come le barbabietole o il rabarbaro). Comunque è sempre bene comunicare al proprio medico variazioni consistenti, specie se rileviamo sangue nelle urine.
Trattenere la pipì. Può capitare di essere in un luogo senza bagno o in una situazione in cui risulta proprio impossibile andare a fare pipì e quindi siamo costretti a trattenerla. Quello che non deve succedere però è trattenere troppo spesso o troppo a lungo la pipì per non incorrere in infezioni all’apparato urinario.
Quando preoccuparsi. Per prima cosa dobbiamo verificare la funzionalità della vescica tenendo una specie di diario minzionale in cui appuntare: cosa e quando beviamo, quando facciamo la pipì e il flusso. Nel caso vedessimo variazioni eccessive alla normale funzionalità, contattiamo un medico.