“Lo scenario tendenziale incorpora gli incrementi dell’Iva e delle accise”. È quanto dichiarato dal Ministro dell’economia, Giovanni Tria, in audizione sul Def davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Il Ministro dunque, conferma l’aumento di Iva e accise sulla benzina in attesa di misure alternative da definire nei prossimi mesi.
Non è infatti inevitabile ma, qualora non dovessero verificarsi scenari diversi da quelli attuali, appunto misure alternative, l’aumento partirà dal primo gennaio 2020.
Una tegola non indifferente per il Governo giallo-verde soprattutto in considerazione delle promesse del Vicepremier Matteo Salvini in tema di accise.
La replica di Salvini e Di Maio sull’aumento di Iva e accise
Il Ministro dell’Interno replica così alle dichiarazioni del Ministro Tria: “L’Iva non aumenterà. Punto. Questo è l’impegno della Lega. Siamo al governo per abbassare le tasse, non per aumentarle come hanno fatto gli altri governi”.
Sulla stessa linea anche il M5S, Luigi Di Maio: “Con questo governo non ci sarà nessun aumento dell’Iva. Finché il M5s sarà al governo non ci sarà nessun aumento dell’Iva”.
Poi continua: “L’obiettivo è ridurre il carico fiscale su famiglie e imprese. Serve la volontà politica. Noi ce l’abbiamo. Mi auguro ce l’abbiano anche gli altri.”
Come andrà a finire? Effettivamente Lega e M5S di promesse ne hanno fatte tante, compresa quella di non aumentare Iva ed accise sulla benzina. Chissà se riusciranno a mantenerla.
Reduce dallo scandalo Umbria e dalle liti interne dopo l’assoluzione dell’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, il Partito Democratico non perde la ghiotta occasione di farsi sentire.
Ecco le parole del segretario Zingaretti: “Gli Italiani hanno bisogno di lavoro, salari più alti, infrastrutture più moderne, più investimenti sulla scuola e conoscenza. Invece oggi il governo gialloverde conferma che l’unica cosa che aumenterà è l’Iva. Costruiamo un’altra possibilità per salvare l’Italia dai bugiardi”.