Il Presidente Donald Trump tiene fede alla sua minaccia e congela i fondi statunitensi destinati all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Aveva già annunciato la settimana scorsa che stava valutando la drastica misura e ha deciso di attuarla mentre si intensificano le critiche nei suoi confronti.
Dai giardini della Casa Bianca Trump afferma che l’OMS “non è riuscita a indagare sui rapporti a Wuhan con fonti credibili. La sua dipendenza dai dati della Cina potrebbe aver portato a un aumento di 20 volte” del numero di casi di coronavirus in tutto il mondo.
Così martedì ha ribadito che l’organizzazione ha accettato ciecamente le spiegazioni della Cina e “ha difeso le azioni del governo cinese, lodando anche la sua trasparenza“.
Il presidente statunitense va oltre, fino a parlare di “grave cattiva gestione” e “insabbiamento della diffusione del virus“.
“L’OMS è venuta meno al suo obbligo fondamentale e deve essere ritenuta responsabile“, ha detto, “ci sono stati molti morti per questi errori“.
Precisa che è in corso un’indagine sull’operato dell’agenzia dell’ONU durante la pandemia mondiale di CoVid-19.
Trump congela i fondi OMS e accusa i giornalisti
Il giorno prima dell’annuncio del congelamento dei fondi, Trump ha tenuto una conferenza stampa molto particolare e mai vista prima alla Casa Bianca.
Dopo giorni di critiche per il ritardo nell’adozione delle misure per fermare il coronavirus, il presidente ha preparato una difesa frontale della sua amministrazione.
“Mi piacerebbe poter dire che abbiamo una stampa molto onesta e non mi dispiace essere criticato, ma non quando sono gli altri a sbagliare“, ha detto.
“Ora vi farò io delle domande, perché siete colpevoli”, prosegue. Dopodiché lancia un video di tre minuti, in cui si mostrano i vari interventi di stampa e medici che minimizzano i rischi del coronavirus.
Il video sembra essere una risposta a un articolo del New York Times, in cui Trump viene accusato di reagire troppo tardi alle raccomandazioni del suo team di sanitari.
“Potremmo farvi vedere centinaia di clip come questa, ma non volevamo andare troppo per le lunghe“, interviene al termine del video.
“La storia del New York Times è un totale falso, scrivono fake news. Un giorno, mi auguro tra cinque anni quando non ci sarò più, quei giornali andranno tutti in fallimento perché nessuno li leggerà”, conclude.
Nel video compaiono anche alcune dichiarazioni di avversari politici, come Nancy Pelosi, che lo accusano di mosse razziste verso la Cina per aver chiuso i confini.
“Abbiamo fatto e stiamo facendo un gran lavoro, quindi queste critiche non sono veritiere e lo abbiamo dimostrato nel video” conclude.