Il vaccino contro la Covid-19 è, ora che più che mai, tema di grande attualità, specie da quando è stata fatta richiesta di somministrarlo senza aver concluso la sperimentazione.
Ne ha parlato Emanuela Falcetti nel suo programma radio Italia sotto inchiesta, trasmesso il 14 luglio su Rai Radio 1. Ospiti il giornalista Paolo Russo e il presidente della Società italiana di medicina generale Claudio Cricelli.
Russo è autore di un articolo uscito su La Stampa, che ha molto colpito la conduttrice, in cui si annunciava la probabile distribuzione del vaccino prima che terminasse la sperimentazione.
Il farmaco in questione è quello di AstraZeneca e dell’Università di Oxford, con la collaborazione dell’italiana Irbm che ha già iniziato la produzione.
Vaccino senza sperimentazione: quali sarebbero i vantaggi?
Il giornalista ha spiegato che la prima fase di test sugli animali si è conclusa ed è iniziata la sperimentazione sull’uomo. La fase 3 però ha come data finale Pasqua 2021.
Quello che sembrerebbe già noto su questo vaccino, sul quale non è stata conclusa la sperimentazione, è che riesce a stimolare gli anticorpi facendo produrre al virus sintomi più blandi.
L’Ue sta chiedendo all’Ema, in via del tutto straordinaria, di poter inoculare il vaccino entro fine anno alle persone più esposte, prima del termine della fase 3. Ma senza una sperimentazione completa è impossibile sapere quanto funzioni realmente contro il virus.
La conduttrice avanza timori sugli eventuali effetti tossici ma il giornalista afferma che lui se lo farebbe e lo farebbe anche ai propri cari visto che ha superato le prime due fasi.
Però Russo aggiunge: «Mi fido della autorità scientifiche. Questo non toglie che quando si distribuisce un farmaco, come il vaccino, in tempi così rapidi, c’è sempre il rischio di qualche reazione avversa. Potrebbero aprirsi dei contenziosi. Prima ne risponderebbero gli Stati e in seconda battuta le aziende produttrici».
Non è da dimenticare il parere di altri esperti, come il dottor Amici che ha più volte ribadito che un vaccino antinfluenzale è alquanto inutile dal momento che il virus nel tempo muta. Potrebbe solo peggiorare la situazione.
Il parere del presidente della Simg
In puntata è intervenuto anche Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale. Emanuela Falcetti ha incalzato chiedendo se anche lui farebbe questo vaccino senza sperimentazione conclusa.
Cricelli ha risposto che molti farmaci, in momenti di emergenza come questi, sono somministrati per motivi compassionevoli. «So come è fatto il vaccino, so che non ha effetti collaterali. Poi che funzioni è un altro paio di maniche».
È curioso che poco prima si fosse parlato delle reazioni avverse e dei contenziosi di cui risponderebbero gli Stati e le aziende produttrici e poco dopo si affermi con disinvoltura che non abbia effetti collaterali.
Il presidente della Simg ha dichiarato che lui farebbe il vaccino anche senza sicurezza di protezione: «Sappiamo che ci vogliono due dosi, che una parte di persone non sono protette ma attenuerà i sintomi. Dovremmo per questo mantenere tutte le protezioni attuali non avendo certezze».
La conduttrice Falcetti ha chiesto a Cricelli se altri vaccini o farmaci sono stati inoculati senza aver concluso la sperimentazione. La risposta è stata affermativa: «È una cosa normalissima».
Il vaccino arriverà senza sperimentazione e senza certezze che funzioni. Inoltre dovremmo mantenere tutte le protezioni che stiamo già usando a causa di questa incertezza.
Come se non bastasse, il virus non sarebbe ancora stato isolato, almeno secondo il dottor Scoglio. Sono stati fatti solo dei sequenziamenti genici a partire da frammenti di RNA.
Quindi, se Scoglio avesse ragione, cosa ci sarà dentro al vaccino? A cosa servirà? A diminuire i contagi o a ingrossare le tasche di qualcuno? Foto: YouTube