Addio a Valentina Cortese: l’ultima grande diva del cinema e del teatro è scomparsa a Milano nelle scorse ore. Aveva 96 anni.
“Ancora un altro giro di clessidra e lo raggiungo” diceva spesso Valentina Cortese da quando, nel 2015, aveva perso il suo unico figlio.
Il suo tempo, purtroppo per tutti coloro che l’hanno amata e apprezzata, è trascorso: l’anziana diva del cinema e del teatro italiano è infatti scomparsa mercoledì (10 luglio) nella sua casa di Milano.
Originaria di Stresa, la sua sfolgorante carriera inizia nel 1942 con il ruolo di Lisabetta in “La cena delle beffe” di Alessandro Blasetti.
Da quel momento in poi è un susseguirsi di partecipazioni a spettacoli teatrali e film (nella sua carriera ne ha girati in tutto 69) sia in Italia e in Europa, sia a Hollywood, dove lavora, tra gli altri, al fianco di star del calibro di Spencer Tracy, Ava Gardner ed Humphrey Bogart.
Ed è proprio negli Stati Uniti che la Cortese riceve “una lezione di vita severa. Darryl Zanuk, il gran capo della Fox, una sera le mette le mani addosso e lei – ricorda Repubblica – gli getta un bicchiere di whisky in faccia”.
Il no a Charlie Chaplin. Nel 1951, ed è forse il suo unico rimpianto, essendo incinta è costretta a rinunciare al ruolo di protagonista femminile di “Luci della ribalta”.
Ruolo per il quale era stata scelta direttamente da Charlie Chaplin. Dopo la gravidanza e la fine del suo matrimonio con l’attore Richard Basehart (si risposerà diversi anni dopo con l’industriale farmaceutico italiano Carlo De Angelis), Valentina Cortese comunque torna sulle scene.
Valentina Cortese e la nomination agli Oscar
In questo periodo l’attrice recita sotto la guida tra gli altri di Federico Fellini, Michelangelo Antonioni e Francois Truffaut.
Il regista francese, in particolare, la dirige in “Effetto notte”, per il quale la Cortese ha ottenuto una nomination agli Oscar come migliore attrice non protagonista.
Star anche a teatro. Oltre al grande schermo, Valentina Cortese ha primeggiato anche sui palcoscenici teatrali. In particolare, collabora a lungo con il Piccolo Teatro di Milano.
Qui avviene l’incontro con Giorgio Strehler, con il quale la Cortese vive un’intensa e tormentata storia d’amore.
Di quel periodo lei stessa scrive: “Giorgio e il Piccolo Teatro erano la mia vita. Eravamo tutti giovani, bravi, pazzi per il teatro, felici di lavorare e talmente presi da questa fiamma”.
Gli omaggi del mondo dell’arte. Nel 2017 la Mostra del cinema di Venezia aveva celebrato la carriera della Cortese con il film “Diva!”, tratto dal libro autobiografico “Quanti sono i domani passati”, scritto dall’attrice insieme ad Enrico Rotelli.
Pagine in cui la star racconta la sua vita ricchissima di esperienze e di aneddoti anche divertenti. E si racconta “come un’attrice vecchio stile, che ha inseguito gli ideali di bellezza e grazia e ai quali voleva restare fedele”, ma anche – si legge in un articolo a lei dedicato su Il Fatto quotidiano – che “si dissocia dal presente distratto che non vede l’essenziale”.
L’ultimo saluto. La camera ardente di Valentina Cortese è stata allestita al Piccolo Teatro Grassi, sede storica del Piccolo. I funerali si svolgeranno questa mattina (venerdì 12) alle 11 nella chiesa milanese di San Marco.