Venezia, Msc “Opera”, nave da crociera, urta un battello nel canale della Giudecca. È un gigante inarrestabile di 275 metri per 65mila tonnellate di stazza.
Aveva il motore in avaria, ma “in spinta”, continuava cioè ad accelerare fino a quando i rimorchiatori che le facevano da guida non sono stati più in grado di governarla.
Quindi la grande nave si è scontrata con il battello fluviale River Countess con a bordo 130 persone, ormeggiata di fianco all’imbarcadero San Basilio.
Il bilancio è di 5 feriti, turiste americane, neozelandesi e australiane, tra i 67 e 72 anni. Una già dimessa, le altre con pochi giorni di prognosi.
Nave da crociera urta battello: lo scontro ripreso dalla prua
La grande nave prima dell’impatto ha suonato per dieci minuti la sirena. Il bacino era pieno di barche che si preparavano per lo sposalizio con il mare, un evento tradizionale a Venezia.
Un marinaio a bordo del River Countess, il battello colpito, racconta: “Quando abbiamo visto la nave avanzare, tutti hanno iniziato a gridare, tutti correvano”.
E prosegue: “Eravamo nella zona reception, non sapevo cosa fare, mi sono allontanato velocemente facendo un salto per scendere sulla riva”.
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Davide Calderan, presidente della società dei rimorchiatori che stavano guidando la ‘Opera’ all’arrivo, spiega che la nave Msc aveva un’avaria al motore, segnalata subito dal comandante.
I due rimorchiatori hanno cercato di fermare il “gigante”, fino a quando un cavo di traino si è rotto, tranciato dall’impatto con il battello fluviale.
Gli attivisti “No Grandi Navi” si stanno preparando per una manifestazione prevista per la prossima settimana, mentre l’Unesco ha dato il parere favorevole alle grandi navi a Marghera (Venezia).
Basta navi alla Giudecca
E arrivano le contestazioni del M5s contro l’Unesco da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, che stava valutando 14 progetti.
Il ministro via twitter rilascia: “L’incidente di oggi al porto di Venezia dimostra che le grandi navi non devono più passare dalla Giudecca”.
E conclude: “Dopo tanti anni di inerzia, finalmente siamo vicini ad una soluzione definitiva per tutelare sia la laguna che il turismo”.
Interviene anche il governatore del Veneto, Luca Zaia che esorta il ministro delle Infrastrutture a decidere qualcosa immediatamente affinché incidenti simili non si ripetano.
Infatti, gli incidenti sono assolutamente possibili nella marina mercantile ma devono avvenire fuori da contesti storici e abitati.
L’incidente poteva essere una “tragedia”, e mettere a repentaglio vite umane in assenza di condizioni generali di sicurezza.