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L’insulto a Verratti è un insulto a tutti gli italiani? Ecco il video ‘censurato’ in Italia

Il caso di Neymar riempie le prime pagine di tutti i giornali, c’è anche un caso che interessa l’italiano Verratti di cui nessuno parla.

Il PSG esce sconfitto ai rigori dalla finale di coppa di Francia contro il Rennes, una sconfitta fragorosa data la differenza tra le due squadre.

Il Paris infatti può contare tra le sue fila giocatori di livello assoluto come Mbappé, Buffon, Cavani, Verratti e, appunto, Neymar.

È proprio il campione brasiliano al centro delle polemiche dopo la spropositata reazione nei confronti di un tifoso.

«Oh, un raciste», l’insulto rivolto a Verratti

Durante la sfilata dei giocatori tra il pubblico, si sente chiaramente la frase rivolta verso Verratti: «Oh, un raciste». Questo accade poco prima della reazione di Neymar verso il tifoso che si diverte ad appellare gli avversari.

Il tifoso deride gli avversari e mentre passa il giocatore italiano lo appella come un “razzista”. Marco Verratti è un giocatore di origini abruzzesi che è cresciuto nel Pescara, squadra della sua città.

Le sue qualità lo hanno portato dalla vittoria del campionato di serie B con il Pescara al grande calcio internazionale con la chiamata del PSG.

Nel club francese ha giocato con alcuni dei migliori giocatori al mondo tra cui: Ibrahimovic, Thiago Silva, Di Maria e molti altri.

Gioca titolare fisso nella nazionale italiana, ha partecipato al mondiale del 2014 e ha saltato gli europei del 2016 per una pubalgia. Nella sua carriera non è mai stato al centro di episodi di razzismo né dentro né fuori il campo.

Come mai allora il giocatore italiano viene considerato razzista? Forse solo perché italiano? È possibile che in Francia gli italiani sono considerati un popolo di razzisti?

Sicuramente il pensiero di un tifoso non può essere indice del pensiero di una nazione ma rimane comunque un episodio che fa riflettere.

L’unica motivazione plausibile sarebbe quella attribuibile alla politica, dato che Salvini è identificato da molti come un razzista e fascista. Quanto è potente la propaganda mediatica oltre i nostri confini?