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Vigili urbani deridono un disabile e postano il video su Whatsapp: nei guai

Maglie (Lecce), due vigili urbani deridono un disabile mentre erano in servizio. Lo hanno filmato e deriso, e poi hanno condiviso su Whatsapp le loro bravate.

Tutto questo accade durante l’orario di lavoro. La procura di Lecce ha aperto un’inchiesta sulla vicenda che vede coinvolti due poliziotti municipali di 52 e 53 anni.

Devono rispondere di violenza privata, interruzione di pubblico servizio e istigazione al suicidio. Il cinquantenne, invalido al 100%, avrebbe espresso la volontà di farla finita.

Infatti quest’ultimo, stanco di quelle persecuzioni, dopo aver scoperto di essere stato immortalato e fatto oggetto di scherno, voleva suicidarsi.

Una persona anonima, molto vicina all’invalido, ha fatto un esposto dando il via alle indagini.

Sono quindi scattate le perquisizioni dei carabinieri, sia in casa sia in ufficio: sequestrati computer e cellulari alla ricerca di possibili tracce di foto e video.

Le indagini coordinate dal pm Maria Vallefuoco faranno chiarezza sugli aspetti di questa storia che coinvolge i due uomini in divisa.

Nel frattempo quest’ultimi sono stati trasferiti ad altre mansioni negli uffici tributi e anagrafe, così come disposto dall’ufficio procedimenti disciplinari.

Vigili urbani deridono un disabile: il video incriminante

Un filmato di oltre due minuti, ripreso con uno smartphone, mostrerebbe chiaramente la vittima mentre lascia la sua bicicletta nel cortile di un palazzo.

Al suo rientro la scoperta di una ruota mancante, momentaneamente nascosta dai due vigili in una delle macchine di servizio.

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Uno dei due agenti gli chiede: “Non è che sei arrivato con una ruota sola?”, e poi partono le fragorose risate di entrambi.

L’uomo si piega per tentare di rimontarla e uno degli agenti lo palpeggia nelle parti intime.

Per loro è soltanto uno scherzo, per la vittima molto di più, al punto da aver confidato a persone a lui vicine di essere stanco.

Avevano realizzato quel video l’estate scorsa nei pressi del comando. Poi lo avrebbero fatto girare su WhatsApp per mesi, alimentando un veloce passaparola.

Ma ci sarebbe anche altro, a cominciare da quelle foto allusive condivise in chat per sottolineare che l’invalido portasse sfortuna.

Infatti i due vigili hanno effettuato montaggi con i suoi scatti, ritraendo il disabile vicino a bare, ai funerali e a incidenti stradali.

La famiglia dell’uomo bersagliato, secondo quanto spiega il comandante dei vigili di Maglie Giorgio Antonielli, aveva già presentato tempo fa una denuncia contro ignoti.