È morto Vincent Lambert, dopo nove giorni dall’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione imposta dai medici.
Vincent Lambert era rimasto tetraplegico, in stato di coscienza minima 10 anni fa, in seguito ad un incidente stradale, a pochi mesi di distanza dalla nascita della figlia.
È stato il simbolo del dibattito sul fine vita in Francia con una battaglia senza sosta portata avanti dai suoi genitori dal 2013 quando ci fu una prima sospensione dei trattamenti.
Ma il 2 luglio il tribunale non ha lasciato spazio ai ricorsi e ha dato l’ok all’inizio della sospensione dell’alimentazione e dell’idratazione del tetraplegico.
Il medico di Vincent Lambert, Vincent Sanchez, dopo aver avvisato tutti i familiari del paziente con una mail ha avviato il protocollo che prevedeva la cessazione del trattamento e la sedazione profonda continua.
I genitori pochi giorni fa avevano fatto l’ultimo disperato tentativo denunciando i medici per “assassinio premeditato”, ma anche loro nelle ultime ore si sono arresi.
Vincent Lambert, 42 anni, padre di una bambina, si è spento questa mattina alle 8.24 all’Ospedale universitario di Reims.
Mercoledì sera davanti alla chiesta di Saint-Sulpice a Parigi si erano raccolte più di 300 persone a pregare per l’uomo.
Vincent Lambert è morto: scontri di opinione in famiglia
In tutti questi anni la lotta per tenere in vita Vincent non è stata condivisa da tutta la famiglia, infatti da una parte c’era la moglie e altri familiari che erano a favore dell’arresto della terapia, dall’altra i genitori che hanno lottato fino alla fine per tenerlo in vita.
La moglie ha sempre dichiarato che conoscendo Vincent non avrebbe mai voluto rimanere in vita in quelle condizioni.
Adesso però poco importa cosa avrebbe voluto o non voluto Vincent Lambert perché ormai la sua lotta è finita sul quel letto di ospedale.
Il dibattito è comunque sempre aperto, perché Vincent non sarà l’ultimo paziente a subire l’interruzione dei trattamenti.