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Virginia Raggi: archiviata indagine sullo stadio della Roma

Virginia Raggi può tirare un sospiro di sollievo: il gip di Roma ha archiviato l’indagine che la vedeva indagata per abuso d’ufficio.

“Dopo mesi e mesi di fango da parte di chi mi attaccava con menzogne e ricostruzioni fantascientifiche è arrivato finalmente il momento del riscatto”.

Sono le parole del sindaco di Roma, Virginia Raggi, dopo l’archiviazione da parte del gip, Costantino De Robbio, nell’inchiesta sullo stadio della Roma a Tor di Valle.

“Ho fatto tutto correttamente. Altro che abuso d’ufficio. Al contrario, chi mi ha accusato non conosce evidentemente la legge né ha idea degli argomenti di cui per mesi si è spacciato esperto. Il giudice ha scritto chiaramente che non ho favorito nessuno”.

Virginia Raggi: “A testa alta”.

Per il gip, riporta il Corriere: “Non ci sono elementi per desumere che la sindaca abbia intenzionalmente agito per favorire qualcuno e non servono ulteriore approfondimenti delle indagini”.

L’inchiesta per abuso d’ufficio era stata avviata dopo l’esposto presentato dall’architetto Francesco Sanvitto per conto dell’associazione Tavolo della libera urbanistica.

“Nella denuncia – scrive il Corriere – si ipotizzava un possibile abuso d’ufficio legato alle procedure con le quali il Comune ha scelto di pubblicare il progetto per il nuovo stadio della Roma, approvato dalla Regione Lazio nella Conferenza dei Servizi, prima di farlo approvare dal Consiglio comunale”.

Il racconto della Raggi. “Tutto nasce da un esposto fatto da un piccolo gruppo di ex attivisti locali del M5s. Mi accusavano di non aver rispettato le procedure e, addirittura, di aver partecipato a ‘riunioni carbonare’ con alcuni consiglieri municipali”.

Il primo Cittadino di Roma dice di aver agito nella massima trasparenza e che non è stata concessa nessuna scorciatoia o via preferenziale. “Una procedura ordinaria nell’iter amministrativo per la realizzazione dello stadio proprio per garantire ai cittadini la massima trasparenza”.

“Il passaggio in consiglio comunale per approvare definitivamente il progetto stadio – continua la Raggi – fu rimandato proprio per consentire a chiunque fosse interessato, compresi coloro che mi hanno accusato, di proporre le proprie deduzioni”.

Poi conclude: “Credo nella trasparenza dell’azione amministrativa e continuerò ad agire nel nome di questo valore per portare avanti l’azione di governo della città. A testa alta”. – Foto: Facebook