Visione dei morti o dei parenti prima di morire: ecco perché succede – di Redazione Oltre Tv
Sul letto di morte i malati in stadio terminale dicono di avere visioni di parenti e amici già morti: questo di solito avviene quando il decesso di avvicina.
Questo fenomeno, chiamato ELDVs (“Phenomenon of End-Of-Life Dreams and Visions”), è documentato da molte testimonianze ma poco approfondito in ambito scientifico anche se ci sono alcuni studi che lo confermerebbero.
Uno studio condotto in India apparso sull’Indian Journal of palliative care riporta queste conclusioni dopo aver esaminato alcuni pazienti:
“I risultati del nostro studio suggeriscono che gli ELDV non sono rari in India e l’incidenza non differisce in modo significativo tra popolazione rurale e urbana.
I nostri soggetti li trovarono inizialmente angoscianti, ma si sentirono meglio dopo aver discusso con il nostro team. C’era una correlazione diretta tra gravità dei sintomi e presenza e frequenza di ELDV.
Un’altra scoperta esclusiva del nostro studio è stata che le persone visualizzate negli ELDV non hanno minacciato o spaventato il paziente e le persone conosciute visualizzate sono state viste come se fossero nel pieno del loro stato di salute.
Riteniamo che affrontare tali “questioni” sia di fondamentale importanza al fine di fornire assistenza olistica.
Le visioni dei morti suggeriscono fortemente la presenza di una vita dopo la morte e, se correttamente spiegate, possono rafforzare un senso di speranza.”
Visione dei morti: un altro studio conferma la presenza
C’è anche uno studio condotto dal Canisius College tra Gennaio 2011 e Luglio 2012 su 66 pazienti terminali al Centro Buffalo.
Gli studiosi monitoravano i pazienti giorno e notte e poi li sottoponevano ad alcune domande su visioni e sogni.
I risultati delle ricerche sono sbalorditivi e mostrano come i soggetti presi in esame rispondessero in maniera positiva alle domande sulle visioni dei parenti.
Molti di loro infatti dichiaravano che le visioni aumentavano con il passare del tempo e con l’avvicinarsi della morte.
I medici e gli studiosi interpellati sulla vicenda hanno dichiarato che ciò accadeva perché il cervello umano prova ad abituare il soggetto all’idea del decesso fornendo queste visioni. Una sorta di “preparazione mentale” al trapasso.
Uno degli autori principali dello studio condotto dal Canisius College, James P Donnelly, dichiara senza mezzi termini:
“lo studio dimostra che le ELDV sono esperienze comuni e sono caratterizzate da un modello tipico di realismo e importanza emozionale. Questi sogni e visioni probabilmente migliorano la qualità della vita e andrebbero assecondate“.
La “visione dei morti” non a caso viene inscritta nell’ambito delle cure palliative in quanto offrirebbe al malato terminale una diminuzione della sofferenza.