Perché lo zucchero bianco fa male? Come possiamo sostituirlo? – Dott.ssa Anna Rana, biologa nutrizionista.
Nel corso della giornata, le occasioni per un cucchiaino di zucchero non mancano davvero mai. Diciamocelo pure, dal caffè mattutino al tè pomeridiano, lo zucchero accompagna ormai quasi tutte le nostre bevande e pietanze. Ma come si ottiene lo zucchero bianco?
Si ricava sottoponendo a raffinazione il succo di barbabietola. Raffinazione per l’appunto, un processo che purtroppo priva il succo delle sue componenti vitaminiche e minerali; ciò che si ottiene è praticamente saccarosio puro.
Un carboidrato puro che viene assimilato rapidamente dall’organismo, e che modifica la glicemia, ossia il tasso di zucchero nel sangue, stimolando la produzione di insulina.
I picchi di insulina mandano poi in ipoglicemia, e questa fa venire fame di zuccheri, e più mangiamo zuccheri e più abbiamo fame di zuccheri. Eccola, la vera trappola. È per questo che il consumo di elevate quantità di zucchero raffinato è correlato al sovrappeso e all’obesità.
Zucchero bianco: l’effetto che può avere sulla salute
Attenzione però, tutto ciò non deve far considerare lo zucchero bianco un veleno; l’effetto che può avere sulla salute dipende molto anche dalla quantità e dalla frequenza con cui lo si consuma e dalle abitudini alimentari nel loro complesso.
Al suo posto si può usare tranquillamente quello di canna integrale grezzo, non raffinato. È scuro e aromatico, dal profumo simile a quello della liquirizia, con potassio, magnesio e oligoelementi, conserva anche tracce di vitamine del gruppo B e vitamina PP.
Si tratta quindi di un alimento molto più equilibrato; il suo effetto sulla glicemia è più modulato rispetto a quello bianco. È adatto per dolcificare il caffè e molte altre bevande, anche se per qualcuno il suo gusto può risultare strano.
È perfetto per i dolci a base di frutta fresca o secca. Scegliete, dunque, lo zucchero di canna integrale, biologico, meglio ancora equo e solidale.